Stress, ansia e depressione sono fattori di rischio per le malattie cardiovascolari.
Maggiore è la soddisfazione, maggiore è la prevenzione.
Il rischio di malattie cardiovascolari si riduce infatti del 13 % in chi è più contento della propria vita; nello specifico, i settori che rendono conto di questo effetto protettivo sono soprattutto quattro:
la soddisfazione di se stessi in generale, sul lavoro, in famiglia e nella propria vita sessuale.
L'effetto protettivo c'è sia negli uomini che nelle donne, in più pare “dose-dipendente” proprio come se il benessere fosse una medicina per il cuore: a un maggior livello di soddisfazione corrisponde una protezione cardiaca più consistente.
Essere contenti fa bene al cuore: l'appagamento in determinati aspetti della propria vita rappresenta un vantaggio per la salute e riduce il pericolo di malattie cardiache, indipendentemente dai fattori di rischio tradizionali (ricerca Whitehall II pubblicata sull'European Heart Journal).
I piccoli passi quotidiani verso l'equilibrio psicofisico la conseguente autostima inducono a far sorridere il nostro sguardo ma anche il nostro cuore. La sensazione di benessere interiore è impareggiabile.
Diamo senso al cibo
EQUILIBRIO, SALUTE, BENESSERE:
UNA NUOVA QUALITA' DELLA VITA TUTTA DA SCOPRIRE
Un passo decisivo verso il benessere è la dedizione assidua verso noi stessi e la nostra alimentazione:
ciò che introduciamo oggi sarà ogni nostra cellula domani.
diamo senso al cibo, semplicemente, con i sensi.
mercoledì 31 agosto 2011
lunedì 29 agosto 2011
COGITO ERGO SUM
"Nel Regno Unito l’infarto del miocardio è al primo posto come incidenza in Europa.
Negli Stati Uniti l’obesità è da anni un’emergenza nazionale e il presidente Obama ha recentemente firmato una legge che impone regole dietetiche fin dalle scuole materne. In Texas viene diffuso un video-shock sul-l’obesità infantile, oltre il 50% sotto i sei anni.
E in Italia? La maggior parte della nostra popolazione è in sovrappeso, che è l’anticamera dell’obesità se si continuano a mangiare più calorie di quelle che si consumano.Grazie alla dieta mediterranea siamo "soltanto" sovralimentati, e soprattutto
MOLTO MOLTO PIGRI.
Non solo nella mancanza di attività sportiva ma soprattutto la poca voglia di darsi delle regole, di porsi alcuni limiti, di rinunciare a qualcosa.
Pigri nella generosità di dare attenzioni nell'acquisto di generi alimentari.
Pigri nel voler cucinare e offrire un pasto "pensato" per noi e per chi condividerà il piacere della nostra tavola.
Pigri nell'educazione dei nostri figli.
Pigri nel dare l'esempio per primi alla misura, al garbo, al gusto assaporato e non ingurgitato.
Pigri nella generosità di dare attenzioni nell'acquisto di generi alimentari.
Pigri nel voler cucinare e offrire un pasto "pensato" per noi e per chi condividerà il piacere della nostra tavola.
Pigri nell'educazione dei nostri figli.
Pigri nel dare l'esempio per primi alla misura, al garbo, al gusto assaporato e non ingurgitato.
Mi viene in mente una versione di latino di Cicerone: "I viventi non possono astenersi dall'agire"... ma allora, siamo già morti? Eppure cogito, ergo sum..
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